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Trento, 6 gennaio 2009
«Dellai fa un massacro della sua stessa coalizione»
Il verde Boato contro il governatore.
Boato attacca: «Il presidente sta sbarellando perché si comporta da leader del suo partito
e soffre perché il Pd è stato il più votato dai trentini».
«Il suo disegno neocentrista fa acqua da tutte le parti.
Alle Europee sarà patetico vederlo ridotto, lui con la sua storia, a sostenere la lista dell’Udc»

da l'Adige di martedì 6 gennaio 2009

«Sto assistendo allucinato al comportamento post elettorale di Dellai, che va ben oltre la rottura totale della fiducia e l'incazzatura dei Verdi nei suoi confronti per l'esclusione dalla giunta. Il fatto è che Dellai sta sbarellando politicamente». È durissimo il giudizio di Marco Boato, presidente dei Verdi del Trentino, per le scelte e le dichiarazioni di questi giorni del governatore.

Marco Boato, cosa ne pensa dello scontro tra Dellai e i vertici del Pd trentino innescato dalle dichiarazioni del presidente?
Sono allibito. Dellai si sta comportando come leader della sua forza politica a discapito dell'intera coalizione e in particolare del suo principale alleato che è il Pd. Questo è inconcepibile. Ha fatto fuori noi dalla giunta e ora sta cucinando a fuoco lento il Pd.

Non pensa che i problemi del Pd indicati da Dellai siano veri?
I problemi che lui vede nel Pd non sono inesistenti, ma io mi chiedo se sia compito del presidente Dellai affrontare le cose con quei termini e soprattutto nella logica del proprio partito abdicando a fare il leader della coalizione. Se lui soffre perché il Pd è il primo partito non è un buon motivo perché faccia un massacro della coalizione.

Che valutazione dà del progetto di Dellai di dare vita con Upt, Patt e Udc a un partito territoriale?
Checché lui ne dica, Patt e Udc, come del resto continuano a dichiarare, si terranno sempre le mani libere. Questo è un disegno neocentrista che fa acqua da tutte le parti e poi è un film già visto con la casa dei trentini, che è fallita.

Cosa farà Dellai alle elezioni europee?
Non avrà altra scelta che sostenere la lista dell'Udc e sarà patetico che un presidente della Provincia con la sua storia politica si riduca a sostenere l'Udc. E poi l'Udc è un partito nazionale che non entrerà mai nell'Upt, così come il Patt ha detto che non rinuncerà mai alle Stelle alpine.

Eppure il senatore del Pd, Giorgio Tonini, sostiene che sullo sfondo c'è il progetto nazionale dell'opposizione interna a Veltroni, di D'Alema e Letta, che immagina un Pd che in futuro torna a dividersi tra «rossi» e «bianchi». Quindi in futuro Dellai potrebbe trovare un riferimento nazionale al suo partito territoriale, non crede?
È possibile che il disegno di Dellai possa essere rilanciato dopo le Europee se si spacca il Pd. Ma se fossi in lui non mi metterei a coltivare queste illusioni adesso, quando la giunta provinciale è appena partita.

Il presidente Dellai ha anche dichiarato di avere stima per Claudio Bortolotti, facendo capire che lo vedrebbe bene come sindaco di Trento. Lei cosa ne pensa?
Se Dellai pensa di decidere lui chi fa il sindaco di Trento, secondo me questa volta a va a sbattere e rischia di fare male a delle persone per bene. Non vedo, per altro, perché uno che ha appena finito il suo impegno di dirigente provinciale deve fare il sindaco e non capisco perché questa e altre candidature, come Borgonovo Re, debbano uscire al di fuori dei partiti della coalizione.

Come pensa che vada scelto il candidato sindaco del centrosinistra?
Io penso che c'è un candidato naturale che è il sindaco reggente Alessandro Andreatta e se ci fosse condivisione sul suo nome non servirebbe fare le primarie. Se però nel Pd c'è in atto il tentativo di fare fuori Andreatta, con altre ipotesi, allora penso che la coalizione debba ritrovarsi per decidere le modalità per delle primarie di coalizione. Ritengo inopportuno che il Pd possa pensare di fare primarie di partito e poi primarie di coalizione nel giro di un mese. E riterrei auspicabile che alle primarie di coalizione non ci fosse più di un candidato per forza politica. Il Pd si risolva i suoi problemi interni prima. Per quanto riguarda noi penso che saremo presenti o con Aldo Pompermaier o con Lucia Coppola.

 

  Marco Boato

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